Il weekend del 20 e 21 maggio vi presenteremo i frutti del percorso avviato ormai un anno fa per rendere la visita al BioMa e l’educazione al mare sempre più accessibili e inclusive.
Dopo l’incontro organizzato nel maggio 2022 con la “Consulta Regionale delle Associazioni persone con disabilità e loro famiglie”, nell’anno trascorso abbiamo abbattuto alcune barriere e ostacoli per le persone in carrozzina tramite interventi sul mobilio e sugli arredi del Biodiversitario ma soprattutto abbiamo sviluppato degli strumenti di visita – pannelli tattili, modelli di organismi marini da manipolare, libretti in linguaggio facilitato – per rendere più fruibile e accessibile l’esperienza di conoscenza e apprendimento del mare e della sua biodiversità alle persone con disabilità visive o cognitive. Strumenti che in realtà impreziosiranno l’esperienza di visita per qualunque utente, dai bimbi più piccoli agli anziani ai visitatori stranieri alle prime armi con l’italiano.
Tra questi, i due opuscoli in linguaggio CAA, una forma di comunicazione aumentativa che attraverso simboli, immagini ed espressioni semplici offre una modalità alternativa alle persone escluse dalla comunicazione verbale e orale per patologie o deficit cognitivi. I due libretti sono frutto del progetto “BioMa accessibile” promosso dal distretto Sanitario 3 dell’Azienda sanitaria Giuliano-isontina in collaborazione con l’ISIS “Carducci Dante” di Trieste e l’ANFFAS Trieste Integrazione.
In occasione dell’ultimo weekend delle “Giornate delle Oasi” che per un mese intero hanno animato d’iniziative le Oasi WWF in tutta Italia, sabato 20 e domenica 21 maggio apriremo dunque le porte del Biodiversitario Marino (con accesso gratuito per tutto il fine settimane) con una serie di eventi dedicati proprio all’accessibilità e all’inclusività e quindi aperti a tutti, persone con disabilità e non, adulti, bambini e famiglie.
Il programma
Si inizia sabato 20 alle 10.30: in collaborazione con l’Ente nazionale Sordi – ENS FVG proporremo la favola “Siamo tutti biodiversi” edita dall’AMP, attraverso il linguaggio dei segni: la storia della piccola bavosa che parte alla ricerca dell’animale marino più speciale della riserva sarà proposta da un interprete LIS, che condurrà i piccoli partecipanti a scoprire la bellezza di questo linguaggio non verbale, ad imparare che non esiste un solo modo di comunicare e a stimolare la loro fantasia nell’inventare gesti e segni per veicolare emozioni e pensieri.
L’attività è rivolta a tutti i bambini, udenti e non udenti, dai 6 ai 10 anni.
Prenotazione obbligatoria inviando una mail a info@ampmiramare.it
Sabato alle 16.00 doppia proposta per grandi e piccini.
Per gli adulti è in programma una visita guidata al BioMa durante la quale verranno utilizzati i nuovi strumenti multisensoriali realizzati nell’ultimo anno per rendere la visita sempre più coinvolgente e inclusiva, come il panello tattile e le riproduzioni da manipolare.
Nel frattempo i bambini verranno coinvolti presso la Tana del Polpo nella lettura animata della fiaba “Siamo tutti biodiversi”, sfruttando il libretto tradotto in linguaggio CAA.
L’attività è rivolta a bambini che presentano disturbi dello spettro autistico o disabilità intellettive e/o cognitive e a tutti i bambini in età prescolare.
Per entrambi gli eventi prenotazione obbligatoria inviando una mail a info@ampmiramare.it
Domenica mattina accoglieremo poi un gruppo di utenti dell’associazione Calicanto di Trieste a cui proporremo una visita guidata utilizzando tutti i nuovi strumenti realizzati nell’ultimo anno.
Per tutto il weekend tutti i visitatori avranno infine la possibilità di visitare il Biodiversitario Marino utilizzando la guida cartacea in linguaggio CAA frutto del progetto “BioMa accessibile”: un racconto del mare e della riserva marina, della sua biodiversità di specie e habitat e dell’importanza di proteggerla, proposto attraverso simboli, immagini e frasi semplici. Perché un bene così prezioso sia davvero alla portata di tutti.
Questo e gli altri strumenti per l’accessibilità del BioMa sono stati realizzati grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia (L.R. 16/2016).