Dal detritico costiero alle scogliere artificiali, dai fondali sabbiosi e fangosi al mare aperto, l’Area Marina Protetta di Miramare è a tutti gli effetti un concentrato di biodiversità di habitat e di specie. Il tratto marino-costiero tutelato rappresenta un unicum biologico prezioso perché, nonostante la superficie ridotta e i fondali poco profondi, si è diversificato in microambienti specifici, che riflettono la presenza di quattro zone distinte, tutte ad elevatissima densità e diversità di organismi animali e vegetali: l’ambiente di marea, l’ambiente detritico e di scogliera, i fondali sabbiosi e fangosi, e il dominio pelagico.
In questo ambiente, la cui ampiezza è particolarmente apprezzabile sulla spiaggia delle ex Scuderie, campione di adattamento è la specie simbolo di Miramare, la Bavosa pavone (Salaria pavo), un vero “pesce fuor d’acqua”, ma tra balani, mitili, granchi, pomodori di mare e succiascogli, sono tantissimi gli organismi che hanno sviluppato e affinato ingegnose strategie per resistere fuori dall’acqua senza morire disidratati. Tra questi anche alghe, tra le quali spicca l’alga bruna (Fucus virsoides), autentico relitto biogeografico dell’ultima glaciazione, ora però in rapida e drastica regressione in tutto il Golfo di Trieste.
Dove il substrato marino è formato da roccia o da banchina artificiale (come la scogliera sotto le mura del Castello di Miramare, o il molo della Sfinge), ogni anfratto brulica di vita: le cavità e le sporgenze rocciose costituiscono, infatti, un ottimo substrato per l’ancoraggio di vegetali e organismi bentonici, come le alghe verdi e brune, le spugne a canne d’organo e gli anemoni di mare, e al contempo offrono l’habitat ideale per granchi, polpi, astici e madrepore, ma anche per la nidificazione di diverse specie di pesci, come labridi, castagnole e corvine, presenti a Miramare con popolazioni decisamente numerose. Alcuni organismi – come datteri e spugne perforanti – si sono poi adattati a vivere addirittura all’interno della scogliera, scavandola e corrodendola per ricavare il proprio spazio vitale dentro questo vero “condominio sommerso”.
Durante tutto l’anno, con una visita al BioMa – Biodiversitario Marino, il museo immersivo dell’Area Marina Protetta presso le ex Scuderie di Miramare, che offre la possibilità di “immersione” nell’intera varietà di ambienti della Riserva, con un percorso dalla superficie del mare alle sue profondità, dai macro ai micro organismi animali e vegetali.
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