RICERCA E MONITORAGGIO

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RICERCA E MONITORAGGIO

La ricerca scientifica applicata alla gestione delle risorse marine è uno dei compiti istituzionali dell’Area Marina Protetta di Miramare: lo studio degli ecosistemi e delle specie locali protette rappresenta un elemento gestionale fondamentale per la Riserva poiché, tramite il monitoraggio costante, fornisce dati che permettono di verificare regolarmente la buona conduzione dell’area e di apportarvi, se necessario, gli opportuni adattamenti. L’attività di ricerca e monitoraggio della Riserva si è sempre inserita non solo nel contesto scientifico cittadino m anche nel panorama nazionale ed internazionale. La collaborazione con i principali istituti che si occupano del mare come l’Università degli Studi di Trieste e l’OGS (l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) ha permesso di sfruttare al meglio competenze diverse e si traduce in concrete misure di tutela marina e di promozione del concetto di aree marine protette.
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VISUAL CENSUS

Ogni anno in Riserva vengono condotte costanti campagne di visual census della fauna ittica, per valutare varietà e abbondanza delle specie e la stagionalità della loro distribuzione, e di volta in volta approntate specifiche campagne di monitoraggio con particolare attenzione alle specie Natura 2000 presenti nel Golfo di Trieste, con l’obiettivo di migliorarne la conoscenza e di implementare l’archivio di dati già raccolti e di integrarli con latri data base nazionali e adriatici per comprenderne le dinamiche delle popolazioni di specie protette, stanziali e non, presenti nel Golfo.
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In questo caso, i transetti di monitoraggio – condotti per conto della Regione Friuli Venenzia Giulia – vanno ben oltre lo specchio acqueo protetto e si estendono lungo tutto il Golfo di Trieste, nel tratto compreso tra Punta Sdobba e Punta Sottile, e in alcuni casi fino al limite delle acque della regione.

NATURA 2000

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scopri le specie e gli habitat di amp miramare

Tra le specie Natura 2000 presenti nel Golfo di Trieste, oltre a cetacei e tartarughe marine, una delle specie più attentamente monitorate è Pinna nobilis, specie inserita nella Lista Rossa dell’IUCN anche a causa delle diffuse morie causate da un batterio che sta deciamando questo mollusco in tutto il Mediterraneo e che dal 2019 ha raggiunto anche il Golfo di Trieste. Costanti attività di monitoraggio vengono condotte anche per le numerose specie di avifauna marina protetta, quali marangoni dal ciuffo, beccapesci, strolaghe e sterne. Il monitoraggio delle specie e habitat di interesse comunitario ci concentra infine sulla distribuzione delle praterie di fanerogame marine Cymodocea nodosa nel Golfo di Trieste, che qui sono in forte regressione dal 2015.

COLLABORAZIONI

Parallelamente ai monitoraggi delle specie Natura 2000, vengono condotti costanti campionamenti della comunità bentonica algale, utili anche – con il supporto di OGS – a definire e aggiornare periodicamente la mappatura dei sedimenti e delle biocenosi dell’AMP.
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Grazie alla collaborazione pluriennale con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, vengono svolte periodicamente uscite con i mezzi nautici dell’AMP a supporto delle attività di campionamento di acqua marina presso diverse stazioni del Golfo, al fine di arrivare alla definizione del GES (Good Environmental Status), ovvero il buono stato ambientale previsto dalla Strategia Marina normata dalla Direttiva quadro 2008/56/CE e successivamente recepita in Italia con il d.lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010.

RESTORATION

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Oltre alle attività di censimento e monitoraggio, vengono condotti progetti per il ripristino di alcune specie a rischio scomparsa dalla Riserva e dal Golfo di Trieste. È il caso, in particolare, delle foreste marine a Cystoseira, un’alga ormai quasi scomparsa dal Golfo, oggetto del progetto europeo LIFE ROC-POPLife finalizzato a ricolonizzare i fondali della Riserva, ripristinando non solo un paesaggio subacqueo in indubbio valore estetico ma anche un habitat di elevato pregio naturalistico noto per la fornitura di preziosi servizi ecosistemici.