22-24 settembre: Trieste NEXT a tutto mare!

22-24 settembre: Trieste NEXT a tutto mare!

I ripristini di specie e habitat nel nostro mare, gli strumenti della ricerca da campo, le specie aliene, l’inquinamento acustico subacqueo, il marine litter e le microplastiche, la rete trofica marina… e al centro sempre lui, il Mare, l’unico protagonista delle attività e degli incontri che anche quest’anno proporremo a Trieste NEXT presso lo stand che condividiamo con OGS in piazza Unità.

LO STAND

“Un mare da esplorare” è il tema degli allestimenti che da giovedì a sabato troverete nel nostro spazio, dove vi mostreremo alcuni degli strumenti della ricerca da campo per il monitoraggio biologico e degli inquinanti marini: una benna per il campionamento degli organismi che vivono nel fondale, uno speciale idrofono per captare i suoni biologici e i rumori subacquei e una rete manta per il campionamento delle microplastiche offriranno lo spunto per parlare dell’importanza di conoscere e studiare la biodiversità dei nostri mari, ancora in gran parte inesplorati eppure fortemente minacciati dalle attività antropiche.

GLI INCONTRI

E mentre le mattine saranno dedicate alle scuole, nei pomeriggi di giovedì e venerdì e per tutta la giornata di sabato l’area talk dello stand sarà animata da un calendario di incontri con i nostri ricercatori e quelli di OGS, con la partecipazione straordinaria di due bravissimi graphic recorders, Jacopo Sacquegno e Alessia Iotti Alterales, che durante gli speech “DISEGNA LA RICERCA” trasformeranno in tempo reale le parole della Scienza in disegni e rappresentazioni visive, che verranno proiettati su un maxi schermo, aiutando il pubblico a seguire il flusso di informazioni e storie.

Ma ecco tutti gli appuntamenti in programma:

LA CONFERENZA

Ai ripristini ambientali in mare sarà dedicata anche la conferenza “I RESTAURATORI DEL MARE. Le nuove frontiere della restoration marina” in programma sabato alle 16:30 – 17:45 presso l’Urban Center in Corso Camillo Benso Conte di Cavour, 2/2.

I cambiamenti climatici e le attività antropiche sono alla base della perdita di biodiversità che sta colpendo tutti gli ecosistemi a livello globale. Il mare non fa eccezione, tutt’altro: sovrappesca, inquinamento e sfruttamento delle coste stanno portando alla degradazione degli habitat e alla scomparsa di tantissime specie, animali e vegetali. Per tentare di porre rimedio a questa perdita di biodiversità, da cui dipende la fornitura di servizi ecosistemici dai quali dipendiamo, da alcuni anni gli sforzi della comunità scientifica si stanno orientando verso azioni di restoration volte a ripristinare gli habitat compromessi e alla reintroduzione di specie chiave. È il caso delle praterie di fanerogame marine e delle foreste di macroalghe, ma anche di specie coralligene come Cladocora coespitosa o di “specie ingegnere” come Pinna nobilis.

Delle strategie e delle tecniche per il ripristino ambientale di specie e habitat marini che si stanno sperimentando nel Mediterraneo, dalle coste tirreniche a quelle adriatiche, parleremo con alcuni esperti e ricercatori di università e centri di ricerca italiani e sloveni, quali Martina Orlando Bonaca dell’Istituto Nazionale di Biologia della Slovenia (NIB), Saul Ciriaco dell’AMP Miramare e Chiara Manfrin dell’Università di Trieste.
Modera Paola del Negro dell’Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS.

Iscrizioni su: https://www.triestenext.it/tc-events/i-restauratori-del-mare-le-nuove-frontiere-della-restoration-marina