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PROGETTO CenSy4Sea

Finanziato nell’ambito del programma di ricerca del Centro Nazionale della Biodiversità “National Biodiversity Future Center (NBFC)”, a valere sulle risorse del PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato dall’Unione Europea col programma NextGenerationEu, il progetto Censy4Sea – Census Systems for the Sea: 4 marine biodiversity monitoring methodologies compared ha l’obiettivo di migliorare le conoscenze sulla biodiversità marina dell’Area Marina Protetta e della zona costiera compresa nella Riserva di Biosfera UNESCO di Miramare attraverso l’utilizzo e la comparazione di diverse metodologie di rilevamento.

Attività di progetto

Il progetto prevede attività di monitoraggio e censimento degli organismi marini due metodi classici e due innovativi, ossia:

  • visual census subacqueo (UVC – Underwater Visual Census), la metodologia standard utilizzata in AMP per monitorare le comunità ittiche: nel visual census il subacqueo, in snorkeling o con ARA, percorre dei transetti lineari prefissati e rileva le specie, il numero di individui per specie e la taglia dei pesci osservati;

  • pescate sperimentali in collaborazione con i pescatori locali, attraverso la cattura di pesci con attrezzi della piccola pesca locale come reti da posta;

  • sistema video con subacqueo (DOV – Diver Operated Video) e sistema video con esca (BRUV – Baited Remote Underwater Video) , che consentono una maggiore accuratezza del rilevamento dati del numero individui e delle taglie per il calcolo di biomassa nonchè la possibilità di archiviare in digitale le sequenze video; il primo sistema viene guidato da un subacqueo, il secondo posizionato sul fondo e dotato di un’esca che attira i pesci nel campo visivo delle videocamere;

  • metabarcoding dell’DNA ambientale (eDNA). Attraverso l’analisi del DNA ambientale è possibile ottenere informazioni dettagliate sulla distribuzione e sull’abbondanza delle specie di vertebrati marini presenti nelle zone indagate e l’impatto delle attività antropiche sull’ecosistema marino; verificare la presenza di specie target, di specie difficilmente osservabili o catturabili e l’eventuale comparsa di specie aliene invasive.

Ai monitoraggi saranno infine affiancate attività di citizen science integrate da iniziative di divulgazione ed educazione ambientale marina e costiera: l’obiettivo è favorire la presenza sul territorio di cittadini comuni (studenti, subacquei, semplici appassionati) in grado di fornire alla comunità scientifica, grazie agli strumenti conoscitivi acquisiti durante il progetto, informazioni e segnalazioni sulle specie marine del Golfo di Trieste, diventando anch’essi “sentinelle del mare”.

Risultati attesi

I dati ottenuti con le varie metodologie di analisi integrate forniranno informazioni fondamentali per la gestione e la tutela degli ecosistemi marini locali, in particolare della costiera triestina compresa nella Riserva di Biosfera di Miramare, in cui l’impatto antropico non viene regolamentato a fini di conservazione.

La conoscenza sulla distribuzione, l’abbondanza, la struttura genetica e la connettività delle popolazioni marine potrà guidare le decisioni gestionali a identificare aree di conservazione prioritaria e a valutare l’efficacia delle misure di conservazione stesse.

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