La campagna itinerante di citizen science promossa da WWF AMP Miramare per monitorare la moria di Pinna nobilis nel Golfo di Trieste, riparte da Sistiana con il supporto del diving locale. Nel prossimo mese, previsti altri 2 interventi tra Muggia e la riviera barcolana.
Grazie all’adesione del “Sistiana diving Chaos divers” alla call to action #sub4fan e nell’ambito della collaborazione con il Comune di Duino-Aurisina, sabato 22 agosto un gruppo di subacquei del diving locale insieme ai ricercatori dell’Area Marina Protetta “batteranno” i fondali protetti della Riserva delle Falesie di Duino per monitorare e censire gli esemplari di nacchere, verificando la presenza di individui sopravvissuti nel Golfo di Trieste al parassita protozoo che sta decimando le popolazioni del più grande bivalve del Mediterraneo.
Nel corso della giornata sarà anche allestito presso il diving sotto le Falesie un punto informativo e di sensibilizzazione del pubblico sulla campagna che l’AMP Miramare sta portando avanti dall’estate scorsa nell’ambito del progetto RESTORFAN finanziato dalla French Facility for Global Environment e dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco e selezionato nell’ambito dell’invito regolare per piccoli progetti di MedPAN.
All’evento di Sistiana nel corso delle prossime settimane ne seguiranno altri, in collaborazione con i club subacquei che stanno dando la disponibilità in queste ore, per garantire una copertura il più ampia possibile dei fondali del Golfo e riuscire così ad individuare gli individui ancora vivi perché non infettati o resistenti al parassita killer, monitorarli e raccogliere maggiori informazioni anche attraverso la raccolta delle feci e delle pseudofeci in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.
In ogni giornata verranno effettuati 9 transetti da centro metri ciascuno, consentendo di “setacciare” oltre 15mila metri quadrati di fondali: uno sforzo importante, che potrà essere realizzato solo grazie alla collaborazione dei club subacquei.
I dati di censimento verranno infine integrati a quelli raccolti grazie ad “avvistAPP”, l’applicazione sviluppata dall’OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale che consente a chiunque di registrare in tempo reale i propri avvistamenti di specie marine e che, grazie alle segnalazioni dei comuni cittadini o singoli subacquei, potrà un quadro ancora più completo delle effettive condizioni del popolamento della nacchera nel Golfo di Trieste.