#CIRIMETTIAMOLEPINNE

#CIRIMETTIAMOLEPINNE

Al via la campagna di citizen science e restauro sperimentale promossa da WWF AMP Miramare e OGS per affrontare la moria di Pinna nobilis nel Golfo di Trieste. E con #sub4fan parte la call to action per i club subacquei che vorranno supportare la campagna. 

Pinna morta bavosa saul ciriaco 1 xcf

I dati dei monitoraggi condotti nelle ultime settimane sono sempre più sconfortanti: dalla laguna di Grado e Marano a Muggia la percentuale di individui morti è in graduale aumento e il rischio che la Pinna nobilis scompaia dal Golfo di Trieste si fa sempre più concreto.
Se volessimo fare una battuta, potremmo dire che stiamo per “rimetterci le pinne”. Ma non è affatto uno scherzo: nei nostri fondali questa specie ha raggiunto una tale densità da rappresentare una sorta di barriera naturale capace, al pari di quella corallina, di offrire rifugio a tantissime specie. La sua scomparsa sarebbe un duro colpo per la biodiversità complessiva del nostro mare.
Ed è per questo che noi vorremmo davvero “rimettere” le pinne nel nostro Golfo. Come? “Setacciando” i fondali alla ricerca degli individui che hanno sviluppato una resistenza genetica al parassita killer che le sta decimando in tutto il Mediterraneo. Con l’aiuto della task-force scientifica che ci sta seguendo in queste azioni di studio e monitoraggio, gli individui sani potrebbero ricolonizzare il Golfo grazie all’utilizzo di tecniche di ripopolamento sui fondali o utilizzando appositi stabulari.

Monitorare l’intero Golfo di Trieste alla ricerca dei sopravvissuti non è tuttavia pensabile per il solo staff di ricercatori dell’Area marina. Ecco perché la nostra campagna #cirimettiamolepinne parte subito con una call to action rivolta a chi il mare lo frequenta abitualmente, anche in questa stagione, e lo conosce palmo a palmo: i club subacquei.
Saranno loro dunque i protagonisti della campagna di citizen science #sub4fan – da “fan mussel”, pinna nobile in inglese – che sarà coordinata dall’AMP Miramare attraverso l’individuazione dei diversi transetti su cui operare, la formazione iniziale dei club per la metodologia di censimento da adottare e la gestione finale dei dati raccolti.

Le segnalazioni potranno essere raccolte anche tramite la nuova app messa a disposizione dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale: l’avvistAPP (www.avvistapp.it).
Grazie a questa applicazione gratuita, disponibile sia per sistemi Android sia iOS – che consente, a chiunque la scarichi sui propri smartphone, di registrare in tempo reale i propri avvistamenti di specie marine, dai delfini alle tartarughe alle noci di mare – i subacquei avranno la possibilità di segnalare anche la presenza di pinne vive, offrendo un importantissimo contributo al loro censimento e alla localizzazione degli individui sani.

Ma la campagna #sub4fan avrà anche un risvolto “ricreativo”: i migliori scatti subacquei capaci di rappresentare il ruolo ecologico della Pinna nobilis quale “specie ingegnere di ecosistema”, al termine della campagna saranno i protagonisti di una mostra fotografica sulla biodiversità del Golfo di Trieste che sarà presentata ed esposta al congresso della Società Italiana di Biologia Marina, in programma nel capoluogo regionale dall’8 al 12 giugno 2020.

Terminati i censimenti, inizierà la seconda fase della campagna #cirimettiamolepinne, con l’individuazione delle possibili tecniche di stabulazione su cui l’AMP Miramare sta già lavorando grazie al progetto RESTORFAN finanziato dalla French Facility for Global Environment e dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco e selezionato nell’ambito dell’invito regolare per piccoli progetti di MedPAN.

I lavori sono in corso: vi terremo aggiornati!