Dai mari di pesci ai mari gelatinosi

Dai mari di pesci ai mari gelatinosi

A cosa si devono le esplosioni di organismi gelatinosi, meduse e ctenofori, a cui stiamo assistendo da alcuni anni? E perché queste specie apparentemente innocue rischiano di diventare i protagonisti incontrastati dei mari futuri? E cosa c’entra la pesca con questi fenomeni e come possiamo contrastarli e tutelare al tempo stesso l’ambiente e un settore produttivo che è esso stesso a rischio di scomparsa, tanto più in tempi di COVID19?
Stasera alle 18 Bluspritz in diretta Facebook con Simone Libralato e Marco Costantini.

Un dialogo tra due esperti, due ricercatori che da anni si occupano di queste tematiche, @Simone Libralato di OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale e Marco Costantini di WWF Mediterranean, moderato dal direttore dell’AMP Miramare Maurizio Spoto, ci offrirà uno spaccato delle profonde trasformazioni che stanno interessando i nostri mari a causa dell’overfishing ma anche dei cambiamenti climatici e della degradazione degli habitat, offrendo anche possibili risposte e alternative ad un modello economico che sta minacciando sia gli ecosistemi che coloro che vivono delle risorse del mare.

La diretta FB si terrà alle 18 su www.facebook.it/ampmiramare/live

LIBRALATO COSTANTINI

CHI è SIMONE LIBRALATO

Laurea e dottorato in Scienze Ambientali (Università Ca’ Foscari di Venezia), ha una formazione in modellistica ecologica e analisi quantitative. E’ ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS di Trieste dal 2008. Nel corso degli anni ha utilizzato modelli matematici bioenergetici ed ecosistemici per lo studio dell’influenza di differenti fattori antropici e naturali quali la pesca, l’acquacOltura, l’inquinamento, i cambiamenti climatici e gli input di nutrienti sugli ecosistemi marini. Si occupa dello sviluppo di modelli matematici per l’analisi e il supporto della gestione delle attività di sfruttamento del mare, come la pesca.

CHI è MARCO COSTANTINI

Naturalista, dopo un dottorato di ricerca con una tesi sull’utilizzo dell’acustica nella gestione della pesca, ha maturato una lunga esperienza in biologia della conservazione e nella gestione di Aree Marine Protette (AMP) e pesca. Parallelamente all’attività in AMP (a Miramare e Torre Guaceto), ha sviluppato ricerche su approcci ecosistemici per la gestione della pesca nel Mare Adriatico, nella Baia di Chesapeake, nel Lago Erie e nel Golfo del Messico per conto dell’Università del Michigan e del NOAAA. Per 10 anni è stato a capo del Programma Marino del WWF in Italia. Dal 2018 è responsabile del Programma Pesca nel Mediterraneo per il WWF Mediterranean.

Foto di Saul Ciriaco