Marangoni&Co: l’avifauna di Miramare al Convegno italiano di ornitologia

Marangoni&Co: l’avifauna di Miramare al Convegno italiano di ornitologia

Dai marangoni dal ciuffo ai beccapesci, dalle strolaghe ai piro piro, dagli svassi ai gabbiani corallini, e ancora aironi cinerini, sterne, cormorani, martin pescatori e molti altri: sono ben 41 le specie avifaunistiche acquatiche e costiere osservate tra il 2010 e il 2018 nel corso dei monitoraggi condotti presso l’Area Marina Protetta di Miramare e le adiacenti mitilicolture.

Sono alcuni dei dati incoraggianti che i due delegati dell’AMP di Miramare, gli ornitologi Paolo Utmar e Davide Scridel, stanno presentando in questi giorni a Napoli al Convegno Italiano di ornitologia.

Gli esiti dei monitoraggi evidenziano una grande diversità di specie, anche di elevato valore conservazionistico, che in parte beneficia proprio della presenza dei galleggianti delle mitilicolture al largo di Grignano, che fungono da posatoi per tantissimi uccelli marini.

Solo il Golfo di Trieste, ricordano Utmar e Scridel in uno dei poster presentati a Napoli, ospita tra i 6mila e i 10mila individui di marangoni, l’80% dei quali utilizza i galleggianti degli allevamenti di mitili come stazioni di riposo e privilegiati punti di partenza per le loro “cacce subacquee”.

Dai delegati di Miramare arriva però anche un allarme: la sostituzione, avviata in tutte le maricolture del Golfo, dei tradizionali galleggianti orizzontali con quelli verticali, su cui gli uccelli non riescono a posarsi, rischia tuttavia di portare ad una drastica riduzione della comunità avifaunistica a cui si dovrà porre urgentemente rimedio con adeguate misure di salvaguardia, su cui l’AMP si è già attivata.