Mitilicoltura: 250 studenti col WWF per la settimana della sostenibilità

Mitilicoltura: 250 studenti col WWF per la settimana della sostenibilità

Le “Rotte di sostenibilità” quest’anno, sono state molto battute: la scorsa settimana oltre 250 studenti delle scuole primarie e secondarie hanno partecipato al laboratorio su pesca, mitilicoltura e biodiversità proposto gratuitamente dal WWF AMP Miramare in occasione dell’edizione 2016 della “Settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile” promossa da ARPA FVG- LaREA.

mitilicoltura analisi resta   

L’offerta didattica di Miramare ha da subito riscosso un elevato interesse registrando il tutto esaurito e la presenza di almeno due classi al giorno provenienti da alcune scuole primarie e secondarie di primo grado di Trieste ma anche da due istituti superiori di Grado e Gradisca.

Vista la situazione dell’Area Marina, attualmente in fase di transizione tra la sede dismessa del Castelletto e l’allestimento della sede nuova presso parte delle ex Scuderie, il progetto è stato ospitato presso il Ricreatorio Stuparich di Barcola, grazie alla collaborazione dei Servizi Educativi del Comune di Trieste e alla disponibilità del personale del ricreatorio stesso.

reti mitiliIl progetto ha visto inoltre coinvolta la società di maricoltura Laudamar, che ha partecipato con il proprio personale agli incontri in banchina con i ragazzi, per illustrare le fasi del lavoro della coltura dei mitili, le attrezzature e i sistemi di cattura della piccola pesca locale.

A seguire, i partecipanti sono stati coinvolti in un laboratorio al chiuso con microscopi e vetrini per esaminare dal vivo la porzione di una resta di mitili che ha riservato osservazioni inaspettate anche per i biologi dello staff del WWF: dagli anemoni agli anellidi, dai nudibranchi ai piccoli crostacei, sono tanti e diversi gli organismi che scelgono questo ambiente speciale per insediarsi.
Oltre alle classi di studenti, hanno preso parte alle attività anche i ragazzi iscritti al ricreatorio stesso con i loro insegnanti: un modo concreto per parlare di biodiversità e per dar spazio alla collaborazione tra istituzioni.

silvia alla resta

La sinergia creata con il Comune di Trieste, è stata tanto più preziosa perché rientra in una strategia di ampio respiro volta a rinforzare la presenza dell’Area Marina Protetta di Miramare sul territorio tramite la creazione di una rete di contatti con soggetti e istituzioni locali finalizzati ad incrementare la conoscenza e la sensibilità verso la tutela del mare e la sua fruizione sostenibile.
Insomma, anche la momentanea assenza di “fissa dimora” può avere i suoi lati positivi, perchè stimola a creare nuovi legami e ad ottimizzare le risorse disponibili… in attesa dell’apertura del nuovo ecomuseo sulla biodiversità dell’Alto Adriatico a partire dal 2017!