Record di osservazioni ieri tra i cieli del Golfo e il lo specchio d’acqua sottostante: ben 16 le specie avifaunistiche marino-costiere avvistate dai nostri ricercatori impegnati nel consueto transetto di monitoraggio tra tra Punta Sottile e punta Sdobba.
Tante specie diverse (un vero record per dicembre) ma anche tantissimi individui in un momento dell’anno che non è più periodo di migrazione ma di stasi invernale: eppure ieri il fermento era davvero impressionante e fa supporto notevoli movimenti in atto.
Tra splendidi stormi di volpoche in sosta al largo, strolaghe minori, svassi, edredoni, beccapesci e tanti altri, l’osservazione indubbiamente più interessante è quella delle 6 berti minori avvistate in 4 incontri diversi.
“La berta minore – ci spiega l’ornitologo Paolo Utmar – è normalmente presente tra maggio e novembre, quindi si tratta di una specie rara nel periodo invernale, di cui non era nota alcuna osservazione per il mese di dicembre almeno dal 2009 (e l’unica di 6 individui risale al 25 dicembre 1996)”.
Un altro curioso dato invernale nella storia dell’ornitologia locale è riportato nel volume “Gli Uccelli della Provincia di Gorizia” (Parodi 1999): un soggetto catturato a Grado il 15 gennaio 1930 e conservato al Museo di Storia Naturale di Trieste.
Nelle foto di Tommaso del Lorenzi: uno stormo di volpoche al largo di Miramare e una berta minore.