Venerdì 1 marzo: M’illumino di meno

Venerdì 1 marzo: M’illumino di meno

Oggi torna l’appuntamento con “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, ideata nel 2005 da Caterpillar e Rai Radio2 e sostenuta dal Ministero dell’Ambiente per promuovere l’economia circolare: l’imperativo è riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, allontanare “il fine vita” delle cose.

 

 

Usurata, sfinita, a rischio. Ce lo dice con il clima che cambia. La Terra – ci piace pensarla come Terra Madre – è logorata dall’uomo è dalla sua economia lineare. Quella che estrae le materie prime, scava, coltiva, spreme il pianeta. Quella che trasforma le materie in oggetti, beni – cose utili e cose inutili – utilizzando molta energia; quella che ci chiede di usare le cose – un po’, tanto oppure poco – e poi di buttarle. Le cose diventano rifiuti, bisogna trovare dove metterli e cercare altre materie prime. Ci sono molte pressioni perché le cose durino poco, l’economia lineare ha fretta.

L’economia lineare consuma la Terra.

Le materie prime non sono infinite, la Terra non è infinita: ha i suoi limiti e ha cominciato a farcelo capire.

La salvezza del genere umano sulla Terra passa dall’economia circolare: riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, abolire “il fine vita”, mantenere, recuperare, rigenerare. Tenere il più possibile in circolo.

L’economia circolare ha cominciato come una nicchia – tutto comincia con poco – adesso sta diventando economia vera. Ci investono grandi aziende, nascono nuove occupazioni.

L’Italia è tra i leader mondiali nell’economia circolare.

Nel riciclo degli imballaggi siamo i primi. Possiamo esserne orgogliosi e fare di più. “L’economia circolare deve sostituire quella lineare perché le risorse mondiali non sono infinite e sprecare non ha senso”, parole del Ministro dell’Ambiente.

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