Tra mostre tematiche, presentazioni di libri e azioni di divulgazione in mare, anche il WWF Italia parteciperà alla 49esima edizione della Barcolana: l’associazione ha in cantiere diverse attività che avranno come filo conduttore la lotta all’invasione della plastica nei mari di tutto il mondo.
A fare da contorno alle varie iniziative sarà la mostra “C’è molto di noi in questo mare” sulla marine litter, realizzata da WWF Area Marina Protetta di Miramare, che verrà esposta negli spazi di “Barcolana young” presso il Molo IV dal 30 settembre fino a domenica 8: un percorso in 12 pannelli che racconta con immagini e dati eloquenti la pervasiva presenza di tutte le tipologie di rifiuti in mare e sulle coste. Spiaggiati, galleggianti o sommersi, in plastica, microplastica, vetro, o alluminio, il loro impatto sull’ecosistema marino rimane comunque devastante.
In particolare, la mostra racconta delle “isole della plastica” presenti negli oceani e del monitoraggio dei rifiuti a livello mediterraneo, adriatico e regionale dei rifiuti spiaggiati e i tempi di degrado di alcuni rifiuti organici e inorganici tipo; alcuni pannelli invece presentano alcuni eco-consigli pratici di comportamento, ma il pezzo forte della mostra sono le immagini subacquee raccolte nel Golfo di Trieste.
Sullo stesso tema il 5 ottobre, all’interno di ‘Barcolana di Carta’ verrà presentato il libro “Com’è profondo il mare” di Nicolò Carnimeo, un viaggio nella plastica e altri inquinanti, presenti anche nel pesce che mangiamo. Carnimeo è docente di Diritto della Navigazione all’Università di Bari, giornalista, divulgatore scientifico e delegato regionale WWF per la Puglia.
Ma l’equipaggio del WWF per Barcolana avrà anche un ‘messaggero’ in mare: una delle imbarcazioni iscritte a Barcolana, il TP 52- barca a vela da regata dell’armatore Danilo Falzitti, porterà il vessillo del WWF con il messaggio contro la plastica in mare e con azioni di divulgazione a bordo.
In onore della Barcolana il WWF prolungherà fino all’8 ottobre la Mostra “Stop Overfishing” dello scultore Marco Milcovich allestita a Trieste presso il celebre Caffè Tommaseo: il lavoro artistico intende porre l’attenzione sullo sfruttamento eccessivo dei nostri mari e invitare ad un consumo sostenibile del pescato.
La partecipazione del WWF è uno dei momenti celebrativi della sua campagna #GenerAzioneMare, lanciata quest’anno allo scopo di creare comunità consapevoli dell’importanza del valore degli oceani.